QdVela e Motore Forum Nautico


Ma come si devono misurare le distanze dalla costa?quando ci contestano qualche infrazione...

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  1. Rabkisir
     
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    Provo a lanciare questo sasso nello stagno: l'argomento è "tosto", perché una parola definitiva io ancora non la ho sentita.
    I problemi, mi sembra, sono più di uno e nascono da molteplici addendi e fattori:
    - la definizione legale dei mari circostanti la penisola,
    - il demanio marittimo,
    - ciò che dicono i trattati internazionali,
    - gli accordi bilaterali,
    - i "casi" singolari e specifici, come l'area dell'arcipelago toscano, il golfo di Taranto, il golfo di Trieste, le Bocche di Bonifacio, ecc...
    - la prassi adottata dalle varie Capitanerie di Porto nelle zone di loro competenza,
    - sentenze e giurisprudenza accumulata negli anni.

    Anche l'uso di termini specifici non aiuta a chiarire il punto: si verifica a volte che uno stesso termine venga usato in due diverse "fonti di diritto" con significati non coincidenti (in questo, in Italia, siamo bravissimi...).

    Io vorrei dunque, con l'aiuto di tutti i nostri amici, provare a mettere qualche punto fermo su questo tema: chi può, ricorra anche al contributo di avvocati, esperti, amici in CdP, e quant'altro.

    Intanto, inizio postando una serie di informazioni, raccolte studiando la materia.

    1. Noi navighiamo per diletto in acque nelle quali si applicano regimi giuridici molto diversi tra loro: acque interne, acque marittime territoriali, mare della zona contigua, mare della zona economica esclusiva, acque internazionali, acque sotto la competenza di altri stati.
    Attenzione: le acque interne non comprendono solo laghi e fiumi nel territorio di entroterra dello stato, ma comprendono anche quella porzione di mare che è compresa tra la "Linea di Base" e la riva della terraferma.
    2. La "Linea di base" per l'Italia è stata stabilita con un DPR del 1977:



    Con il ché si vede che voi toscanacci, ad esempio, quando razzolate tra Livorno, Argentario, Elba, Scoglio d'Africa, ecc... neanche siete in acque territoriali italiane, ma bensì siete ancora in acque marittime interne come se foste alla foce di un fiume.

    3. Nelle acque marittime interne il potere dello stato è assoluto, come per il territorio nazionale. Nelle acque territoriali, invece, le navi militari straniere, ad esempio, hanno il diritto di passaggio "inoffensivo" (che tuttavia può essere limitato in determinate condizioni). Nelle acque della zona contigua, lo stato può esercitare un potere limitato e solo con alcuni presupposti fissati dai trattati internazionali; nella zona economica esclusiva permangono solo alcuni diritti limitati, ed infine nelle acque internazionali non esiste un "primus inter pares" che si possa arrogare privilegi secondo il diritto internazionale e vengono riconosciuti solo alcuni poteri di polizia alle navi delle marine militari di qualsiasi paese. Non tutte le navi con a bordo personale in divisa sono riconosciute come "navi miliitari" dal diritto internazionale.
    Tutto questo serve perché su questi principi si fonda la legislazione che determina gli obblighi cui sono sottoposti i diportisti.

    Ordunque, la domanda che si pone è la seguente: quando una norma dice che posso fare alcune cose (o non posso farle) ad una certa "distanza dalla costa", di quali acque si sta parlando e come si misura questa distanza?
    Prego: prima di rispondere evitate di riportare cose come "lui ha detto così...", "ho sempre saputo che...", "un mio amico che fa gli esami dice che...", "ho letto su un'altro sito che...", "a Pippo gli hanno fatto la multa perché il comandante della vedetta diceva che...".
    Cerchiamo invece di fare dei passi avanti con riscontri chiari che vadano oltre il sentito dire, e si fondino invece su giurisprudenza rintracciabile e citata correttamente (leggi, regolamenti, ecc...).

    Vi faccio un solo esempio piccolo piccolo: il Codice del Diporto, all'articolo 22, recita così
    ...
    3. Le imbarcazioni da diporto possono essere abilitate ai seguenti
    tipi di navigazione:
    a) imbarcazioni senza marcatura CE:
    1) senza alcun limite nelle acque marittime ed interne;
    2) fino a sei miglia dalla costa nelle acque marittime e senza
    alcun limite nelle acque interne
    ;
    ...

    Come si vede, esistono barche che possono navigare più lontane di 6 mgl dalla costa nelle acque interne, ma non oltre le 6 mgl nelle acque territoriali.

    A voi la parola.
    Grazie.

    LG
     
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14 replies since 19/3/2015, 12:36   9083 views
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