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ilcantieredellegno.
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Questa fantastica parola che spesso non è degna di essere nemmeno pruninciata...
Quani anni di garanzia secondo voi dovrebbe avere una barca, natante s' intende?
Inoltre qualcuno di voi sicuramente ne avrà usufruito qualche volta...bene, questa famosa garanzia, è stata soddisfacente secondo voi?
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Complimenti Ivan... bell'argomento! 
Dici bene... la garanzia sulle barche è una cosa fantasiosa, purtroppo lasciata ricadere, molto spesso, sulle spalle del rivenditore, del concessionario, che vede così i suoi margini limati dall'assisitenza post vendita che il Cantiere rifiuta di onorare in prima persona!
Qualche eccezione c'è, vedi ad esempio Sciallino (View My Video][/URL]), ma la maggior parte dei Cantieri, almeno per la mia esperienza, tira a "far ciccia", o almeno tirava... vista la tragica situazione attuale!
Come quantificare il periodo di garanzia? I canonici due anni potrebbero bastare, ma sarebbe auspicabile che i Costruttori trasmettessero agli utenti la fiducia nei propri prodotti! Se un Cantiere mi garantisce per 5 anni o per 10 o addirittura a vita... sarebbe un enorme canale pubblicitario soprattutto per il fatto a cui accennavo prima: trasmettere alla clientela la fiducia che si ha in ciò che si costruisce!!!. -
ilcantieredellegno.
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Grazie Chris, ho postato questo argomento perchè sinceramente io con le garanzie ho avuto qualche problemino (fuori dalla nautica) e sinceramente sono arrivato alla conclusione che la garanzia sia solo un modo ingannevole per attirare i clienti!
Poi quando qualcosa non va, il garante trova sempre "un perchè" mala colpa è sempre del cliente guarda caso....
Non voglio generalizzare, però molto spesso è così!. -
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Argomento molto delicato ... appena lo legge Lupo Grigio ci si tuffa vestito 
Secondo me bisogna distinguere: motori, scafo, accessori:
Circa gli accessori non so esattamente come funzioni la cosa .... però mi chiedo perchè tra i miei documenti ho anche la garanzia del boiler anche se è stato installato dal cantiere ????? segno che loro non rispondono.
Per i motori, io ho usufruito (finchè erano in garanzia) della sostituzione di 2 componenti difettosi ..... il materiale non l'ho pagato .... ma il meccanico si
Lo scafo .... è la cosa che mi imbufalisce ...... se ricordo bene, ma non dovrei sbagliarmi e mi riservo di guardare sul manuale del proprietario, il cantiere risponde per X anni presso la sua sede ..... Il cantiere della mia è in Sicilia ...... dovrei mandarla giù ... e a spese di chi ?????
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Io mi ero limitato a parlare della garanzia sulla barca (intesa come scafo). Come giustamente dice Adriano, nella nautica si assiste ad un fatto "fantasioso" in fatto di garanzie!
Qui c'è ancora molto da fare se vogliamo considerare l'acquisto di una barca alla stregua di quello di un'auto o di qualsiasi altro oggetto!
Se i principi della garanzia "nautica" fossero applicati anche agli altri prodotti di uso comune, acquistando una lavatrice Ignis se si guastasse la parte elettrica dovrei rivolgermi alla Siemens, se invece dovessi avere problemi con il cestello, dovrei rivolgermi al produttore del cestello... COSE IMPENSABILI, NELLA QUOTIDIANITA', MA ACCETTATE NELLA NAUTICA!!!!!!. -
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La norma dice che la garanzia per un privato è minimo 2 anni per un'azienda 1 anno. I cantieri ci provano a dire che a loro hanno fatto un solo anno etc... Io mi sono impuntato e sostenendo, giustamente, che io ho comprato dal cantiere e lui deve rispondere per due anni su tutta la barca e ho avuto le risposte abbastanza adeguate. Il fatto, però, che devi portarla da loro è vero (temo).
Poi c'è il problema, per quanto riguarda lo scafo e la barca, di come ti risolvono i problemi....
I gruppi elettrogeni Onan sono garantiti 5 anni.
Il fatto che ti lascino le garanzie mi sembra corretto ma è un fatto di mero ordine di archivio. Secondo me qualsiasi cosa si rompa (da solo) nei primi due anni deve essere riparato a spese di chi ti ha venduto la barca.
Io comunque ho visto un'intera squadra di tecnici recarsi dal cliente a più di 1000 KM di distanza per risolvere magagne. Anche nel mio caso un paio di centinaia di KM se lo sono sciroppato più volte.. -
fabrizio.donzelli.
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L'unico referente di legge per chi compra un bene è il venditore.
Il venditore è responsabile della vendita e si accolla l'onere e tutte le spese relative a qualsiasi intervento debba essere eseguito sul bene venduto "se viene riconosciuto un difetto imputabile al produttore"
Se la vendita è verso privati la Garanzia MINIMA applicabile è 24 mesi, per i beni NUOVI e 12 Mesi per l'USATO, questo a prescindere da qualsiasi accordo anche scritto venga siglato in fase di vendita, in quanto ogni accordo anche volontario è NULLO per Legge se la Garanzia viene ridotta sotto il minimo di Legge
Sta al venditore predisporre tutto quanto necessiti la sostituzione o la riparazione, in caso il venditore non "sia in grado" di farlo può affidarsi al produttore ma la responsabilità della Garanzia è sempre e comunque sua.
Nulla vieta quindi che, a riparare o sostituire un bene sia direttamente la ditta produttrice, ma sia ben chiaro che se il lavoro non viene eseguito a regola d'arte è comunque il venditore che ne risponde.
Questo dice la Legge.. poi tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.. e chi è appasionato di Nautica come noi.. sa quanto è "grande il mare".... -
.Questo dice la Legge.. poi tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.. e chi è appasionato di Nautica come noi.. sa quanto è "grande il mare"...
Immensa saggezza!!!!!. -
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Infatti... trovo superfluo emanare leggi, regolamenti attuativi, quando poi tutto si riduce a questo principio: la grandezza del mare...!
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ilcantieredellegno.
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Beh, io ritengo in ogni caso che 2 anni siamo pochissimi...
Che stanno a passare 2 anni? E' un attimo!
E guarda caso i problemi arrivano dopo.
Su uno scafo poi, due anni sono proprio una cosa ridicola, non dico a vita ma almeno 5 anni sarebbe il minimo secondo me.. -
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Tanto per avere una base certa su cui discutere:
Fonte: www.dirittierisposte.it/Schede/Tute...120044_art.aspx
Il Codice del Consumo agli artt. 128 e segg. stabilisce in capo del venditore l'obbligo di consegnare al consumatore "beni conformi al contratto di vendita". In caso contrario, su di esso grava la responsabilità per qualsiasi difetto di conformità che si manifesti entro due anni dalla consegna del bene e che gli venga denunciato dal consumatore entro due mesi dalla scoperta.
.....
Esistono due tipi di garanzie:
1. legale: è prestata direttamente dal venditore;
2. commerciale: è facoltativa, ma se prevista deve essere prestata dal produttore.
La garanzia legale è:
obbligatoria per legge;
è valida due anni dalla consegna del bene;
è inderogabile;
può essere fatta valere dal consumatore direttamente nei confronti del venditore, nel caso in cui il bene di consumo presenti una difetto di conformità rispetto al contratto di vendita.
Garanzia commerciale (o convenzionale)
Accanto alla garanzia legale di conformità, obbligatoria e inderogabile, l’art. 132 del Codice del Consumo prevede la possibilità di offrire, gratuitamente oppure a pagamento, una garanzia convenzionale che non può limitare o escludere quella legale e che può comprendere servizi aggiuntivi di assistenza (per esempio la copertura in caso di furto).
Essa si affianca alla garanzia legale e di solito viene offerta dal produttore ed è relativa al buon funzionamento della cosa acquistata.
Essa:
si aggiunge alla garanzia legale;
è facoltativa: ma una volta offerta diventa vincolante per chi l’ha proposta;
può essere libera nella durata, nell’oggetto e nell’estensione territoriale;
non può in alcun modo limitare i diritti del consumatore, ma può solo ampliarli.
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sono illegittime le richieste del venditore di rivolgersi direttamente al centro di assistenza o alla casa produttrice del prodotto;
sono illegittime le clausole contrattuali che escludono o limitano diritti del consumatore, anche nel caso in cui vi sia un consenso di quest’ultimo indicato nel contratto di vendita.. -
Rabkisir.
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Argomento molto delicato ... appena lo legge Lupo Grigio ci si tuffa vestito
Ho letto, ho letto...
Mi prende una sorta di sconforto, tutte le volte che riemerge questo problema (e non solo per le barche).
Fabrizio.donzelli ha riportato la sostanza dei "fondamentali".
Vero è che nel settore nautico mooolti cantieri cercano di "sciare" sulla questione garanzie (ma lo fanno anche i venditori di elettronica di consumo, di telefonini, di elettrodomestici: "... si deve rivolgere al centro assistenza della casa ..."), contando su quattro fattori:
a. la percezione istintiva che moltissimi consumatori hanno di essere comunque perdenti nel confronto, essendo loro minuscoli e soli, con il colosso che gli ha venduto l'oggetto,
b. la scarsa diffusione dell'informazione corretta su questi temi,
c. la sfiducia endemica tutta italiana nella giustizia (sfiducia, a mio avviso, fondatissima), i tempi biblici necessari a vedere un risultato per via legale, l'alea insita nel confronto giudiziario, la disabitudine a vedere riconosciuti i propri diritti,
d. l'atteggiamento del "... non c'ho tempo per impuntarmi su questa cosa; basta che sia risolta in qualche modo, e chissenefrega!", che finisce per perpetuare comportamenti illegittimi del venditore, che però ricadranno sul consumatore successivo.
Il Codice del Consumo, in realtà sarebbe uno strumento potente, e così come è stato per il mondo dell'automobile arriveremo, in futuro, ad una condizione nella quale i consumatori sono informati bene sui loro diritti e le case produttrici fanno a gara per rendere il service un elemento di competizione commerciale (plus del marchio, come fanno i coreani, ad es.).
Il venditore poi è libero di stabilire gli accordi che vuole con il produttore (in termini di supporto e servizio al prodotto finito), ma se non lo fa o lo fa male, sono affaracci suoi: il consumatore si rivolgerà al venditore in caso di riscontrata difettosità del prodotto e lui (il venditore) è tenuto a riparare o sostituire il prodotto in tempi ragionevoli, senza "aggravi di spese" per il compratore.
Materia complessa e bisognosa di approfondimento e riflessione, ma i principi sono semplici e facili da capire.
Le parole usate sono spesso fonte di incertezze ed incomprensioni (difetto di conformità, ripristino, consumatore, ecc...) ma se non siamo noi per primi a far valere i nostri diritti, ci aspettiamo che agisca spontaneamente a nostro favore la controparte?
LG
Vedo che mentre "compitavo" la mia risposta, Chrìs ha postato anche lui sul tema, con precisione e competenza, rendendo in parte superfluo quello che dicevo io stesso: me ne scuso.
Bravo Chrìs!
LG. -
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Niente è mai superfluo, Lupo Grigio!!!
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justaboat.
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la garanzia???
ma mi faccia il piacere !!!!
questa è la pratica da me riscontrata.
nel settore nautico è molto difficile capire da che parte sta la ragione ovvero ci sono moltissime situazioni in cui l'oggetto non viene usato nella maniera appropriata (incosciamente) per poi dire "non funziona piu..."
con questo non voglio difendere la rivendita ma spesso si trovano di fronte a veri rebus...
quello che i produttori e soprattutto i commercianti non hanno colto al volo è l'opportunita data dalla normativa.
forse perche guadagnavano soldoni veri e non si curavano di altro...
personalmente avrei dato una garanzia di dieci anni (minimo)
logicamente legando questa supergaranzia ad una ferrea manutenzione programmata.
per il fatto di portare l'oggetto presso la rivendita (o a sua disposizione) lo trovo piu che giusto.
se io compro la barca a livorno e poi la porto ai caraibi non posso pretendere l'assistenza in loco dal commerciante di livorno!!!!
quello che mi piacerebbe inserire in una garanzia sono le spese di varo alaggio stazionamento per il difetto/guasto riconosciuto..
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