QdVela e Motore Forum Nautico

Teak sintetico

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    Mr. ACCROCCHIO

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    No Sergio, quello che hai indicato è grossolano e sembra (è) plastica .... quello che dico io sembra proprio legno ..... spero di aver conservato il link
     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    Trovato ma ricordavo male; non è segatura ma listelli ... non è il classico multistrato dove solo il primo è teak .... da quel poco che si capisce, il risultato è straordinario ..... questo è il link

    www.greenteak.eu/index.php
     
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  3. ilcantieredellegno
     
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    [QUOTE=cogisl,17/11/2012, 14:05 ?t=4324338&st=15#entry16672869]
    Trovato ma ricordavo male; non è segatura ma listelli ... non è il classico multistrato dove solo il primo è teak .... da quel poco che si capisce, il risultato è straordinario ..... questo è il link

    www.greenteak.eu/index.php
    [/QUOT

    Lo conosco benissimo, è già qualche anno che è presente sul mercato ma non è molto pubblicizzato...
    Dunque spiegato molto semplicemente viene realizzato in questo modo:
    si prende tutto il teak che si può ricavare da un tronco, scarto compreso (scarto non per le cattive qualità ma per differenbza di colore magari), si taglia a lamelle sottili da 1-2 mm e poi le si incollano assieme, una a fianco all' altra, realizzando così un lamellare!
    Gli spessori sono generalmente di 8/10 mm e le lunghezze sono di solito un po' più uniformi in quanto se una doga è lunga 4 metri, si possono utilizzare anche lamelle da 2 metri che, incollate fra le altre non creano problemi strutturali.
    L' effetto estetico è uniforme in quanto le sottili parti di teak incollate si camuffano prendendo la forma della venatura, in questo modo non si vedono differenti tonalità di legno, cosa ben visibile nel massello.
    La caratteristica fondamentale di questo materiale è che si tratta di un composito teak+colla, quindi molto più stabile e duraturo del vero teak massello.
    Non si fessura e si consuma in modo omogeneo ma sempre di legno si parla con le stesse manutenzioni e trattamenti del caso...
    Ovviamente i costi lievitano!
    Giusto per informazioni, anche la Nord Compensati tratta doghe e compensati di questo genere cambiando semplicemente nome:
    "EVO-TEAK" ...
     
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    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

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    Grazie Ivan per le tue professionali precisazioni...! :ok: :ok:

    La tua presenza dà un valore aggiunto al nostro Forum, la tua passione verso la nautica è al pari della nostra e in più, senza farlo pesare, ci regali queste piccole ma preziose chicche che solo un opreatore del settore può conoscere bene! :clap: :clap: :clap:
     
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  5. ilcantieredellegno
     
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    Grazie Chris, ma figuratevi io lo faccio con piacere, la nautica e la tecnologia (come dicevo) sono la mia passione e se posso dare qualche info o consiglio, perchè non farlo, voglio dire, non mi costa nulla e se non altro può servire a comprendere quello che ci circonda!
    Chiedete pure se avete domande...
     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    Quindi il greenteak o l'EVO-TEAK, pur avendo l'aspetto e le qualità del teak massello, ha caratteristiche di durata e stabilità superiori ma dici che i costi lievitano .... ma di quanto rispetto al teak massello e di quanto rispetto al sintetico ;) ;) ;) ;) ;)
     
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  7. fabrizio.donzelli
     
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    Allora.. il termine Teak Sintetico è una "aberrazione".. il Teak è solo quello di legno.. l'altro è un "Finto Teak"

    Stessa cosa quando leggo "Pelle sintetica".. la Pelle è solo quella degli animali.. il resto è "Sintetico" o "Finta Pelle"

    Io nel 2006, dopo l'acquisto della mia attuale Barca con il pozzetto e la plancetta interamente in VTR non ho esitato un attimo a far montare su TUTTE le superfici calpestabili il Teak.. Teak massello di 10 mm di spessore che durerà almeno 40 - 50 anni..

    Non capisco cosa si intende per tutta quella "manutenzione".. quando io da sempre, in 4 ore 1 volta all'anno riporto il Teak allo stato di perfezione senza neppure 1 goccia di sudore, senza carteggiare e senza consumare inutilmente il mio legno..

    Teak 1 + Teak 2 + Oil della Teak Wonder e in mezza mattinata ho di nuovo il Taek perfetto.. a prescindere dallo stato di conservazione..

    Il mio Teak ha 6 anni esatti e non l'ho mai carteggiato.. è perfetto in ogni angolo.. e anche se fosse difettato.. preferisco 100 volte avere un legno brutto sotto i piedi che un meraviglioso strato di plastica...

    Se la plastica fosse una soluzione rapida nel montaggio.. tipo stendere un tappeto.. potrei anche accettarne l'idea.. se fosse molto economica.. idem.. ma.. non ha nessuna di queste caratteristiche.. e allora.. perchè montare un qualcosa che costa gli stessi soldi ma è decisamente peggio?

    Il legno se trattato ogni anno con il suo olio.. NON si macchia.. se è secco.. può macchiarsi superficialmente.. ma bastano 5 minuti per smacchiarlo perfettamente.. non capisco quindi come può essere più semplice la manutenzione di un qualcosa che di fatto NON richiede manutnzione..

    Poi.. sotto il sole cocente.. basta una secchiata di acqua per far abbassare immediatamente la temperatura del legno, che rimane comunque "asciutto" perchè l'acqua viene assorbita.. se bagni la plastica.. finchè non è evaporata ti ritrovi sempre a camminare sul bagnato.. cosa assolutamente poco piacevole... idem per il legno asciutto dopo che hai fatto il bagno...

    Sul Teak bastano 3 passi per avere i piedi asciutti.. sulla plastica puoi camminare per minuti e ti ritrovi sempre a pesticciare sul bagnato...

    Esteticamente poi, per quanto sia abbastanza gradevole.. la visione di un pozzetto o plancetta in plastica è qualche anno luce più sgradevole di qualsiasi Teak.. anche maltrattato... l'irrealità di quella plastica che vuole somigliare al legno.. è abbastanza "imbarazzante"..

    Inutile dire che in casa.. ho tutti i mobili in Legno (Noce Nazionale, Olivo)... perchè il legno va visto e toccato per essere goduto...

     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    I termini sintetico o simil, vengono usati come termine convenzionale .... tanto per capirci subito ... È chiaro che se vogliamo essere "puristi" nei termini dovremmo usare "PVC teso a scimmiottare il teak" .... poi sono d'accordo con te che non ci sono paragoni col legno vero .... sono però curioso di vedere il teak lamellare. Nelle costruzioni spesso il lamellare è da preferire di gran lunga al massello ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;)
     
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  9. ilcantieredellegno
     
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    Sono d' accordo con te Fabrizio ma come ben sai ognuno la vede a modo suo, giustamente....
    Io non monterò mail il teak sintetico sulla mia barca ma c' è chi lo predilige per svariati motivi!
    Unica cosa che ti boccio è la durata, 10 mm di teak durano molto meno di 40/50 anni.
    Se consideriamo infatti che il teak su una barca ha un consumo medio naturale di circa 3/4 decimi all' anno dovuto alla sabbia, al vento, alle intemperie...
    Se poi ci mettiamo anche qualche pulizia arriviamo tranquillamente a mezzo millimetro, senza carteggiarlo mai ovviamente.
    E' chiaro che i punti di consumo non sono uniformi, la polpa se ne andrà prima in mezzo alle venature, proprio per questo si vedono le famose solcature sulle doghe, ma questo è normale!
    A questo punto, se siamo bravi bravi, possiamo arrivare a20/25 anni, questo te lo garantisco, ne ho viste di barche con 20 anni di teak e ti assicuro che resta ben poco, sempre che la barca sia in mare ed esposta.
    Se prendiamo un pozzetto magari, la cosa cambia in quanto spesso sono protetti da tendalini ma se parliamo di plancette o di coperte su vele, il consumo si vede eccome nel tempo!!!
     
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  10. fabiom
     
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    Condivido in toto Fabrizio, come sapete tengo la barca a "Terrezozze" e non ho mai avuto problemi con il legno
     
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  11. ilcantieredellegno
     
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    sono però curioso di vedere il teak lamellare. Nelle costruzioni spesso il lamellare è da preferire di gran lunga al massello ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;)
    [/QUOTE]

    Il lamellare nacque proprio per stabilizzare il legno, per poterlo piegare meglio, per realizzare delle forme senza sprecare una barca di legno e di tempo, ma soprattutto per ottenere un "prodotto" molto più robusto e forte a pari spessore chiaramente....
    Per non parlare poi di flessibilità, è molto più alta su di un lamellare.
    Questo perchè ogni lamella viene incollata a quella successiva e quella precedente, pertanto si stabilizza tutto e non si muove più nulla.
    E' ovvio che gli incollaggi vanno fatti con colle che possono resistere alla "memoria" del legno, al sole, all' acqua!
    La cosa fondamentale poi è piallare perfettamente le lamelle altrimenti si vedranno troppi spessori di colla nel manufatto.

    Per quel che riguarda le doghe in teak lamellare costeranno circa un25/30 % in più ad occhio e croce ma bisogna poi vedere chi lo vende e quanto ci vuole guadagnare...
     
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  12. fabrizio.donzelli
     
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    Salve "ilcantieredellegno"..

    si.. sicuramente il Teak si consuma ma.. questo consumo dipende molto dagli agenti esterni, come appunto abrasioni, vento, acqua ecc.. ma.. almeno nel mio caso, la sabbia in Barca mia non so neppure cosa sia.. camminiamo sempre scalzi, Estate e Inverno e non ho mai usato la carta vetrata in 6 anni e, non credo di doverla usare per i prossimi 10.. il pozzetto è sempre coperto durante la permamenza in mare a Barca inutilizzata e quando la usiamo.. come dicevo.. non ci sono agenti che la possano consumare in maniera tale da accelerare il naturale processo di "consumo"..

    Ho detto 40 - 50 anni.. sicuramente è una esagerazione.. anzi certamente.. anche perchè non ho esperienze dirette che me lo confermino.. quello che so è che dopo 6 anni io non ho alcun segno di usura di alcun tipo.. e lo spessore è intatto..

    Ovviamente sono consapevole che sulla plancetta (la mia è 334 cm x 130 cm) dove tengo il tender e dove lo appoggio a mano, strusciandolo ogni volta, il Teak si consumerà prima ma.. durerà sicuramente molto più di me.. che alla soglia dei 53 (anni) difficilmente ne vedrò la fine.. e se nel migliore dei casi ce la facessi.. vorrà dire che rimetterò un nuovo Teak..

    Il Lamellare, è un legno lavorato.. quindi è "Legno".. a tutti gli effetti, la controindicazione primaria è quella che quando si consuma, mostra la colla tra strato e strato.. e non è certo bella.. ma.. ricordo perfettamente che quando avevo il mitico Volavia avevo un pozzetto in lamellare di Iroko, e dopo 13 anni, era ancora perfetto, poi io l'ho venduto e chi l'ha comprato lo ha tenuto altri 3 anni e a sua volta, quando l'ha venduto era ancora perfetto, poi l'ultimo acquirente a me noto, tra l'altro un "allora" amico, ha pensato bene di levigarlo con la levigatrice orbitale e ha scoperto la colla tra il primo e il secondo strato.. ma.. si trattava di 16 anni di utilizzo... magari se non lo levigava andava avanti altri 4 - 5 anni.. arrivando a 20 prima di arrivare al secondo strato del lamellare..

    Sicuramente il lamellare è più forte, più resistente e non soggetto a spaccature come il legno massello.. però ha appunto delle limitazioni, la prima più evidente è che se lo monti "sopra" la VTR, è praticamente inguardabile, salvo non incorniciarlo con del Teak masello

    Riguardo al modo di chiamare il materiale intetico che dovrebbe somigliare al Teak.. bè.. è e resta una aberrazione..

    Io che lavoro da sempre la pelle, sento molto spesso la parola "Pelle sintetica".. ed è per questo che non posso sentire questo termine che è assolutamente improprio.. come ad esempio il "Vino sintetico"..

    Il Vino è tale se prodotto con l'uva.. se lo fai con altre cose.. chiamarlo Vino è una bestemmia...

    Comunque.. non ho assolutamente nulla contro il Flaxiteak, che ho avuto il piacere di conoscere il primo anno del suo lancio ufficiale in Italia proprio al Salone di Genova.. molti, molti anni fa.. solo che, visto quanto costa, visto che prepararlo per montarlo e montarlo ha la stessa manodopera.. io NON lo monterò mai su una mia Barca.. ma di certo non sarebe motivo di "rifiuto" se lo trovassi già montato su una Barca usata..

    Comunque.. parlando di plastica.. mi viene di dire.. "W IL LEGNO" in tutte le sue forme e colori!!!!

    Dimenticavo.. l'interno calpestabile della Barca era rivestito di moquette.. ovviamente e immediatamente subito dopo il mio acquisto l'ho fatta togliere e tutto l'interno, inclusi i tre scalini di discesa sono rivestiti di "Mogano filettato Acero"..
     
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  13. ilcantieredellegno
     
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    durerà sicuramente molto più di me.. che alla soglia dei 53 (anni) difficilmente ne vedrò la fine.. e se nel migliore dei casi ce la facessi.. vorrà dire che rimetterò un nuovo Teak..

    Non essere così pessimista dai, hai solo 53 anni non ti credere mica di essere vecchio è!
    :felice: :felice: :felice:

    [QUOTE=fabrizio.donzelli,17/11/2012, 23:24 ?t=4324338&st=15#entry16676079]
    Salve "ilcantieredellegno"..


    Il Lamellare, è un legno lavorato.. quindi è "Legno".. a tutti gli effetti, la controindicazione primaria è quella che quando si consuma, mostra la colla tra strato e strato.. e non è certo bella.. ma.. ricordo perfettamente che quando avevo il mitico Volavia avevo un pozzetto in lamellare di Iroko, e dopo 13 anni, era ancora perfetto, poi io l'ho venduto e chi l'ha comprato lo ha tenuto altri 3 anni e a sua volta, quando l'ha venduto era ancora perfetto, poi l'ultimo acquirente a me noto, tra l'altro un "allora" amico, ha pensato bene di levigarlo con la levigatrice orbitale e ha scoperto la colla tra il primo e il secondo strato.. ma.. si trattava di 16 anni di utilizzo... magari se non lo levigava andava avanti altri 4 - 5 anni.. arrivando a 20 prima di arrivare al secondo strato del lamellare..

    Sicuramente il lamellare è più forte, più resistente e non soggetto a spaccature come il legno massello.. però ha appunto delle limitazioni, la prima più evidente è che se lo monti "sopra" la VTR, è praticamente inguardabile, salvo non incorniciarlo con del Teak masello


    Qui ragazzi voglio fare una precisazione, non per essere pessimisti ma per non rimanere fregati che, spesso succede solo per non conoscere i termini corretti!
    Dunque il lamellare è un composto UNIDIREZIONALE quindi nel caso delle doghe lamellari non si vedrà mai la colla perchè le sottili lamelline sono incollate una a fianco all' altra ed ogni lamella è alta tanto quanto si vorrà ottenere la doga.
    Es pratico: se avessimo una doga da 50 x 10 mm, costituita da lamelle da 1 mm, avremmo ben 50 lamelline alte PIU' di 8 mm in modo da ottenere gli 8 mm dopo la piallatura!

    Il compensato invece è quello a cui si riferiva l' amico Fabrizio, ossia i famosissimi compensati dell Nord Compensati e compagnia bella!
    Bene, questi compensati sono formati da piallacci di vario spessore incrociati uno con l' altro, questo per COMPENSARE il movimento del legno (da qui compensato).
    Es pratico: se avessimo un foglio di comepnsato da 125 x 250 x 0,8 cm (foglio standard) questi 8 mm saranno formati da almeno 4/5 strati di spessore omogeneo generalmente (dipende dai tipi di compensato) ed ogni strato sarà posto a 90° dal precedente e dal successivo!!!
    Ogni foglio è costituito da vari piallacci uniti fra di loro durante la pressatura.
    In questo caso, come dice Fabrizio, finito il primo strato di legno, inevitabilmente si vedrà la colla che, per quanto trasparente, è sempre visibile...
     
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  14. fabrizio.donzelli
     
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    Non sono assolutamente vecchio, ne mi sento vecchio ma.. sicuramente tra una ventina di anni.. "lo sarò".. forse più del mio Teak... :ok: :ok: :ok:

    L'usura e l'invecchiamento ovviamente dipendono molto da come lo si tratta.. e devo dire che Gloria, mia moglie.. mi tratta "benissimo"... :D :D :D :D
     
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  15. fabrizio.donzelli
     
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    Riguardo a quanto scritto sopra.. faccio mea culpa.. ho sbagliato di brutto con il termine.. ed è esattissimo quello che ha detto ilcantieredellegno.. io parlavo del compensato e non del lamellare!!!
     
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108 replies since 16/11/2012, 12:13   2446 views
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