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Le barche "tagliate"ovvero, un italico pastrocchio prossimo venturo

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  1. Rabkisir
     
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    Qualche risposta e considerazione, alla luce di quanto so.

    CITAZIONE (fabrizio.donzelli @ 4/7/2013, 12:56) 
    ...
    1) Per navigare fino a 6 miglia NON è obbligatorio avere alcuna documentazione della Barca.. non occorre alcuna certificazione CE, ne tantomeno un certificato di omologazione.. o un estratto del Rid.. questo, ovviamente, se l'unità da Diporto non spera i 10 Mt, l'unica documentazione obbligatoria è quella relativa ai Motori.

    Fabrizio, se intendi "non occorre portare a bordo..." hai ragione. Ma qui non si sta discutendo di documenti da avere a bordo, bensì di documentazione a supporto della marcatura CE (che deve esistere e devi avere). Comunque, a quanto leggo sui siti delle riviste di settore, se navighi su un natante entro le 6 mgl, devi avere a bordo: dichiarazione di potenza dei motori, assicurazione, patente nautica, certificato limitato rtf, licenza di esercizio rtf (se c'è vhf fisso), certificato di omologazione (ante CE) o dichiarazione di conformità (CE) in originale o copia autenticata se si tratta di barca costruita in serie, documenti di riconoscimento di chi è a bordo.

    2) L'unità da diporto è del proprietario.. e se il proprietario decide di apportare qualsiasi modifica lo può fare a suo insindacabile giudizio, fermo restando l'onere a carico del proprietario di "adempiere agli obblighi di Legge" se vuole continuare a utilizzare la propria unità da Diporto secondo quanto previsto dalle norme, nessun cantiere può opporsi, sotto nessuna forma a tali modifiche, una Unità da Diporto viene venduta "interamente" e al costruttore non resta alcuna proprietà "intellettuale o alcun diritto sulla stessa", non stiamo parlando di Software o di altri beni la cui vendita non autorizza a modifiche e/o altri utilizzi se non quelli previsti dalla "vendita della concessione d'uso".. ma un un bene ceduto e trasferito in via definitiva, il cantiere può rifiutarsi di effettuare interventi in Garanzia.. e può (può.. non è automatico) decadere la sua responsabilità in caso di problemi con l'unità da diporto.. questo sì.. ma non altro, in teoria potrebbe richiedere l'asportazione dei riferimenti al proprio nome.. ma quì siamo nel campo della fantascienza e comunque non sarebbe un problema farlo.. si tratta di rimuovere una scritta..

    Non credo che sia così semplice, ma vorrei sentire cosa ne pensa un esperto di proprietà intellettuale, marchi, ecc... (materia molto complessa e particolare). Resta il fatto che, se si percorre la strada del PCA (post construction assessment: verifica post-costruzione) allora cambia il CIN, cambia la Builder's Plate e, a mio avviso, nulla autorizza più il proprietario a mantenere in bella vista marchi, sigle commerciali, indicazioni di modello risalenti alla precedente certificazione della barca come era in origine. Se il costruttore originale non se ne accorge e non lo sa ..., ma se lo viene a sapere e vuole proteggere la sua identità commerciale, può, credo, esigere che tali contrassegni siano eliminati. Per quanto riguarda garanzie e responsabilità per eventi successivi alle modifiche, la questione mi sembra spinosa: se difetti ed avarie riguardano parti che non sono state "toccate" dalle modifiche, io credo che il costruttore originale non possa lavarsene le mani, ma sarebbe certamente una battaglia dura e da avvocati.

    3) A fronte di qualunque modifica, se uno qualsiasi degli organi preposti al rilascio delle certificazioni di navigabilità e/o marchiatura CE, certifica che l'unità da diporto può navigare.. l'unità da diporto è abilitata pienamente e incondizionatamente alla navigazione riportata nella nuova attestazione.

    Non è così, come ho già spiegato. Bisogna distinguere tra i ruoli dei vari attori: richiedente (proprietario) della verifica di post-costruzione, ed organismo notificato, e bisogna comprendere bene chi diventa responsabile di cosa (ne tratterò in altro post).

    4) .. ma questa è una domanda... La marchiatura CE, qualora si abbia interesse a Mantenerla, ha le stesse regole per un cantiere che mette in commercio una unità da diporto sia per un privato che lo richiede per un esemplare unico?

    Assolutamente si: nessun privilegio per i cantieri, rispetto al privato.

    LG
     
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70 replies since 3/7/2013, 22:40   3032 views
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