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PaoloC.
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Il taglio della barca è conseguenza di leggi stupide fatte dai nostri politici.
Il fatto è che esiste una differenza abissale (dal punto di vista burocratico) tra una barca di 9.99 metri (natante) e una di 10.01 (imbarcazione da diporto).
Come faccio io, addetto ai lavori, a rifiutarmi di certificargli la barca a seguito di un taglio???
Sono costretto a dire di si, altrimenti viene il mio vicino di casa (parlo di un ente tecnico a me concorrente) che gliela fa a prezzi stracciati, senza stilare un fascicolo tecnico, senza accertarsi che la barca si averamente a norma!!
E ve ne racconto un'altragiusto a titoo di esempio: sto collaborando con un piccoo cantiere della zona nella realizzazione di una serie di gommoni da 8 metri. Ebbene, avevo proposto loro di studiare una stratificazione della vetroresina per ottenere una carena leggera e robusta, risparmiando anche sul materiale. Risposta: no! è arrivato un collega che gli ha proposto un prezzo piu basso del mio del 65%. Il bello che, con quei disegni, avrebbe pesato il 30% in piu. Una carena di 7.60 metri con 14(quatordici) strutture trasversali (madieri)!!! una cosa assurda!!!
Alla fne ho perso il lavoro e il cantiere si è studiato una sua stratificazione di vetroresina che, a quanto ho visto, non è neanche molto a norma.
Se esistono queste persone (e queste leggi) noi professionisti del settore non possiamo fare altro che cercare ogni modo per difenderci. E se qualcuno mi chiede di certificargli una barca tagliata, io devo farlo, altrimenti perdo lavoro e, col tempo, clienti!
Ovviamente quando faccio una pratica del genere, tendo a mettere in chiaro al cliente che voglio essere seguito in tutto quello che si deve fare per rendere la barca marcabile...altrimenti AMEN!!.