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Pavimentazione pozzetto in flexiteek

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  1. Rabkisir
     
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    CITAZIONE (Adriano. @ 8/2/2014, 14:57) 

    La parte che hai già realizzato è quella in basso a sinistra, giusto?
    Potresti postare una foto dall'alto della coperta a poppa/pozzetto per farci capire bene le varie parti di ponte in teak che stai realizzando?

    Ammiro, una volta di più, la tua capacità di produzione autonoma, veramente sorprendente per qualità e cura del dettaglio, ma devo dirti che, in questa prima parte del lavoro, non mi ritrovo con due dei principi di base della pontatura in teak: ovvero la bisellatura delle cornici (come si giuntano le parti di contorno delle varie aree) e, basilare, la continuità ed allineamento delle doghe, che devono risultare allineate (comenti) anche se interrotte dalle cornici perimetrali di ciascuna area. Da questa cosa si riconosce, per quanto hanno insegnato a me, la qualità del lavoro.
    Intendo dire che se tu parti nella zona a maggiore visibilità/evidenza con un determinato "disegno" delle doghe longitudinali, lo stesso esatto disegno (come se le doghe continuassero oltre l'interruzione delle cornici che "racchiudono" ciascun blocco) deve essere mantenuto inalterato in tutto lo sviluppo prua-poppa. Questa regola dell'arte vale per tutte le zone in cui si adottano pattern di doghe rettilinee. Per il caso in cui si parte invece dal "contorno" (trincarino sulle barche a vela, soprattutto, con andamento curvilineo delle doghe) le cose cambiano, ma non è questo il tuo caso e quindi non merita parlarne.
    Per fare un lavoro secondo le regole dell'arte, bisogna tener conto anche della visibilità della pavimentazione in condizioni normali: intendo dire che se, ad esempio, il lato di dritta del portellone pozzetto è meno evidente per la presenza di un tavolo fisso, come credo sia il tuo caso, conviene partire dal lato sinistro con l'affiancamento delle doghe intere, e si arriverà magari a dritta con una doga rifilata per completare la copertura, ma poco male. Lo stesso identico disegno di doghe longitudinali determinato dal portellone (che è l'area più grande ed evidente) determinerà la stesura delle doghe delle parti che sono a contatto con il portellone e ne definirà il disegno. Se proprio ci si venisse a trovare in una condizione particolarmente disarmonica e sfortunata in una di queste parti "minori" (ad esempio, una zona con una sola doga intera e due rifilate ai suoi lati, in un punto particolarmente stretto) si potrà riesaminare se non sia conveniente spostare il pattern delle doghe in modo da evitare che si verifichi questa anomalia. Unica eccezione ammessa è quella dei piani diversi (presenza di gradini che portano le zone a livelli diversi): in questo caso è ammissibile che il disegno non sia con doghe allineate (ma solo se il punto di vista di chi cammina in quei percorsi non crea la fastidiosa sensazione che quelle due parti di coperta siano state fatte da persone diverse che non amano l'armonia e la simmetricità).
    Le cornici hanno la stessa dimensione trasversale delle doghe? La regola dell'arte dice che dovrebbero avere preferenzialmente dimensione maggiore, o al massimo uguale: tu come ti sei regolato?
    Per finire, non ho capito se, alla fine, ribalti il premontato e gli fai un incollaggio preliminare su formica a basso spessore, ad esempio, o gli fai una resinatura con almeno due strati di mat per stabilizzare il tutto, facilitare il montaggio a bordo ed evitare problemi di imbarcamento.

    LG
     
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    Grazie a tutti e due per il chiarimento! :ok:

    Adriano, se non hai mai usato il "carro armato", cerca di prenderci la mano prima di posarlo sul flexitek.... quello se lo magna in un boccone se non dosi bene pressione e velocità! :cry:
     
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    CITAZIONE (Rabkisir @ 10/2/2014, 12:57) 
    La parte che hai già realizzato è quella in basso a sinistra, giusto?
    Potresti postare una foto dall'alto della coperta a poppa/pozzetto per farci capire bene le varie parti di ponte in teak che stai realizzando?

    Ammiro, una volta di più, la tua capacità di produzione autonoma, veramente sorprendente per qualità e cura del dettaglio, ma devo dirti che, in questa prima parte del lavoro, non mi ritrovo con due dei principi di base della pontatura in teak: ovvero la bisellatura delle cornici (come si giuntano le parti di contorno delle varie aree) e, basilare, la continuità ed allineamento delle doghe, che devono risultare allineate (comenti) anche se interrotte dalle cornici perimetrali di ciascuna area. Da questa cosa si riconosce, per quanto hanno insegnato a me, la qualità del lavoro.
    Intendo dire che se tu parti nella zona a maggiore visibilità/evidenza con un determinato "disegno" delle doghe longitudinali, lo stesso esatto disegno (come se le doghe continuassero oltre l'interruzione delle cornici che "racchiudono" ciascun blocco) deve essere mantenuto inalterato in tutto lo sviluppo prua-poppa. Questa regola dell'arte vale per tutte le zone in cui si adottano pattern di doghe rettilinee. Per il caso in cui si parte invece dal "contorno" (trincarino sulle barche a vela, soprattutto, con andamento curvilineo delle doghe) le cose cambiano, ma non è questo il tuo caso e quindi non merita parlarne.
    Per fare un lavoro secondo le regole dell'arte, bisogna tener conto anche della visibilità della pavimentazione in condizioni normali: intendo dire che se, ad esempio, il lato di dritta del portellone pozzetto è meno evidente per la presenza di un tavolo fisso, come credo sia il tuo caso, conviene partire dal lato sinistro con l'affiancamento delle doghe intere, e si arriverà magari a dritta con una doga rifilata per completare la copertura, ma poco male. Lo stesso identico disegno di doghe longitudinali determinato dal portellone (che è l'area più grande ed evidente) determinerà la stesura delle doghe delle parti che sono a contatto con il portellone e ne definirà il disegno. Se proprio ci si venisse a trovare in una condizione particolarmente disarmonica e sfortunata in una di queste parti "minori" (ad esempio, una zona con una sola doga intera e due rifilate ai suoi lati, in un punto particolarmente stretto) si potrà riesaminare se non sia conveniente spostare il pattern delle doghe in modo da evitare che si verifichi questa anomalia. Unica eccezione ammessa è quella dei piani diversi (presenza di gradini che portano le zone a livelli diversi): in questo caso è ammissibile che il disegno non sia con doghe allineate (ma solo se il punto di vista di chi cammina in quei percorsi non crea la fastidiosa sensazione che quelle due parti di coperta siano state fatte da persone diverse che non amano l'armonia e la simmetricità)......

    Sempre preciso e professionale....!!! :ok: :ok: :ok: Grazie Paolo :clap: :clap: :clap:

    Mi fa piacere sentire che, anche se non ho le tue conoscenze tecniche e il tuo bagaglio di esperienze professionali, i miei dubbi e i miei commenti non erano assolutamente fuori luogo! :ecco:

    Edited by Chrìs - 10/2/2014, 13:31
     
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  4. ilcantieredellegno
     
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    Adriano quello che dice Paolo è verissimo ed in teoria sarebbe da seguire se vuoi rientrare nella tradizione...
    Io lo consiglio sempre ma quando mandano le dime solo una volta su 10 c' è l' allineamento dei pezzi, quando non c' è o seguo la vecchia coperta tramite foto oppure centro i vari pezzi!!

    Paolo, con il sintetico, qualsiasi marca sia, non si usa mettere un fondo come nelle coperte delle vele, prima di tutto perchè la resina (qualsiasi) non aggrappa e poi perchè è uno spreco di materiale e peso (anche se poco) inutile.
    Sui passavanti in Teak massello invece ... beh li il fondo deve esserci ed anche bello spesso perchè deve contrastare la spinta naturale delle doghe che vogliono ritornare dritte al loro stato originale!
     
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    CITAZIONE (Chrìs @ 10/2/2014, 13:05) 
    Grazie a tutti e due per il chiarimento! :ok:

    Adriano, se non hai mai usato il "carro armato", cerca di prenderci la mano prima di posarlo sul flexitek.... quello se lo magna in un boccone se non dosi bene pressione e velocità! :cry:

    Conosco l'uso del Carro armato e l'effetto che fa sul legno ma non sul flexiteek .... prima di usarlo ho pensato di incollare insieme i vari ritagli e su quello fare le prove :ok: :ok: :ok: :ok:
     
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    Ottimo...!!! :ok: :ok: :ok:

    Oltre alle foto fatti anche riprendere in un video... così ne uscirà fuori un tutorial completo! :ecco: :ecco: :ecco:
     
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    CITAZIONE (Rabkisir @ 10/2/2014, 12:57) 
    Potresti postare una foto dall'alto della coperta a poppa/pozzetto per farci capire bene le varie parti di ponte in teak che stai realizzando? .........



    ..... devo dirti che, in questa prima parte del lavoro, non mi ritrovo con due dei principi di base della pontatura in teak .............


    ............ è ammissibile che il disegno non sia con doghe allineate (ma solo se il punto di vista di chi cammina in quei percorsi non crea la fastidiosa sensazione che quelle due parti di coperta siano state fatte da persone diverse che non amano l'armonia e la simmetricità)..........


    Le cornici hanno la stessa dimensione trasversale delle doghe? La regola dell'arte dice che dovrebbero avere preferenzialmente dimensione maggiore, o al massimo uguale: tu come ti sei regolato?



    LG

    Innanzi tutto, le critiche ed i consigli sono sempre ben accetti anche perchè pur essendo animato dai migliori propositi e da tanta buona volontà e passione, sono uno che, pur essendomi documentato in rete, questi lavori non li ho mai fatti ne tantomeno visti fare dal vero :ok: :ok: :ok:

    Per quanto riguarda le foto del pozzetto, purtroppo non ho una visione d'insieme ma qualche foto dal sito del cantiere dalle quali però qualcosa si puà capire:





    In queste prime 2 foto c'è, indicato dalle frecce, il pezzo che ho fatto (la ragazza c'è solo per abbellire la situazione) e cosa ha intorno.
    In pratica, dal mio punto di vista, sono stato costretto a non seguire l'allineamento iniziale perchè mi disturbava parecchio, per mantenere inalterate le larghezze e l'allineamento delle doghe centrali, dover rifilare parecchio la doga di margine destra (riducendola di 3 cm buoni) il che, sempre secondo me, avrebbe creato ancora più disarmonia. Per questo ho preferito "spezzare" con la doga di margine trasversale ....... il caso ha voluto, invece, che nella parte iniziale più larga, le doghe accostate fossero esattamente a misura. :felice: :felice: :felice: :felice:
    (La doga di margine è di 2 mm più larga di quella centrale)
    Nel prosieguo del lavoro avevo già previsto di seguire scrupolosamente l'allineamento delle doghe tra il pezzo del portellone e quello tra la chaise longue ed il gavone sotto la seduta di guida.

    queste sono le altre foto







    CITAZIONE (Chrìs @ 10/2/2014, 16:39) 
    Ottimo...!!! :ok: :ok: :ok:

    Oltre alle foto fatti anche riprendere in un video... così ne uscirà fuori un tutorial completo! :ecco: :ecco: :ecco:

    Sergio, mentre faccio i miei lavoretti, mal mi sopportano .... :cry: :cry: :cry: :cry: perchè facendoli sul tavolo di cucina, dopo cena li costringo a sgombrare in fretta .... figurati se gli chiedessi anche di riprendermi .... dopo dovrei cancellare con dei biip, biip, tutti i loro commenti :cry: :cry: :cry: :cry:
     
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    Stasera ho dato una sgrossata con la rotoorbitale e carta da 40 ..... gran bel risultato :evvai: :evvai: :evvai: :evvai: :evvai:
    poi l'ho lavata con sapone neutro ..... l'impressione che ho avuto è che la levigatura gossa, lascia una micro peluria in superficie che trattiene un velo di acqua e impedisce di scivolare .... sono sempre più contento di aver scelto questo materiale ..... con la passata finale con la levigatrice a nastro verrà ancora meglio perché le micro graffiature saranno nel senso della "simil venatura" :evvai: :evvai: :evvai: :evvai: :evvai:
     
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  9. ilcantieredellegno
     
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    Ottimo lavoro Adriano...!!!
     
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    Il pezzo fatto c'è l'ho sulla panca di cucina e mi ci casca sempre l'occhio .... sono soddisfatto si .... ma .... con la piccola esperienza che ho fatto, i prossimi pezzi che farò li curerò molto meglio negli incollaggi dei livelli delle doghe in particolare di quelle di margine perché non avendo l'incastro sovrapposto e dovendo tagliare quello sulla doga, un piccolo dislivello viene .... che poi è stato pareggiato con la rotoorbitale ..... ma visto che in queste cose sono strapignolo, mi da fastidio. Piuttosto, qualcuno ( che se lo prendo lo spello) mi ha fatto cadere qualcosa di unto su una parte .... l'ho lavato con sapone neutro ma quella parte è rimasta un po' più scura .... Tra l'altro mi piace moltissimo :felice: :felice: :felice: ... che faccio lavo fino allo sbiancamento o ungo tutto per avere quello splendido tono di colorazione ??? :felice: :felice: :felice: :felice:
     
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  11. ilcantieredellegno
     
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    Tanto si sporcherà ancora quando incolli...
     
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    Finalmente ho trovato il tempo di fare le dime per fare il resto del pozzetto. Ho usato carta da lucido per non andate ala cieca ...... Poi ho pensato di riportare tutto il disegno su PVC trasparente raddrizzando le righe fatte a mano



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    Come sempre Adriano..... Troppo bravo
     
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  14. ilcantieredellegno
     
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    Molto bene, mi sembra che vada benissimo!
     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    Ho ripreso i lavori e anche se il tempo che ho a disposizione è poco, da lunedì sono riuscito a fare altri 2 pezzi .... mi rimangono da farne altri 3: un gradino (semplice) il portellone della sala motori (questo per forma è il più semplice ma ci sono 5 "buchi" da fare) e l'ultimo, quello che contorna il gavone nel pozzetto. Questo sarà il più complicato da fare perchè presenta diverse curve ed ha una forma irregolare ma, visto che la manualità, soprattutto negli incollaggi dei margini sta migliorando, conto che entro una 10ina di giorni sarà tutto finito rifiniture e ritocchi compresi. Ci sarà poi l'incollaggio ..... ma ci penserò quando sarà il momento. :felice: :felice: :felice: :felice:





     
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