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Salvagente anulare

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    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

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    Stavo leggendo un interessantissimo libro, Prevenire le emergenze in mare di Giulio Mazzolini e, leggendo appunto del salvagente anulare si raccomanda di NON legare un'estremità della cima galleggiante alla barca, ma solo al salvagente! Infatti la funzione della cima non è quella di recuperare il salvagente (come erroneamente pensavo), ma quella di facilitare la presa alla persona in acqua.

    La ragione spiegata nel manuale è che se la cima fosse legata alla barca correremmo il rischio di trainarcela dietro, allontanandola dal malcapitato. C'è da dire però che questo libro è principalmente dedicato ai velisti, con una barca a motore i tempi di arresto e di manovra sarebbero sicuramente molto più rapidi!
     
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  2. aramis
     
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    Nom c'è differenza tra vela e motore. La cima è proprio galleggiante per permettere all uomo in mare di recuperare il salvagente. Poi la differenza può esserci nella manovra per tornare a recuperare il malcapitato.
     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    È quello che ho sempre fatto, non l'ho mai legata ma mi ricordo che quando presi la patente, la cima si usava oltre che per recuperare il salvagente se si sbagliava mira, anche per recuperare l'uomo in mare che si era attaccato al salvagente o alla cima stessa dopo aver fatto una manovra di ritorno a ridosso dell'uomo in mare. Non ho letto il manuale ma, soprattutto a motore, se lancio in acqua il salvagente con la cima galleggiante libera, c'è caso che possa farlo anche 50/100 metri dopo ... il che vuol dire come non farlo, molto meglio secondo me, portarsi a ridosso del malcapitato e lanciargli il salvagente con la cima tenuta ben salda e recuperarlo :felice: :felice: :felice:
     
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    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

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    Adesso voglio vedere se sono l'unico che pensava che la cima andasse fissata alla barca... :fumo: prendiamo uno a caso... LOMAC... :felice: sono sicuro che anche lui la tiene ben legata alla barca.... con quello che costa un salvagente anulare... si corre il rischio di perderlo in mezzo al mare!!! :ecco: :ecco: :ecco:
     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    Ohhhh al salvagente c'è anche attaccata la boetta ... io ho quella elettronica che costa un botto ... appeno vado in barca lego tutto :cry: :cry: :cry:
     
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  6. wolalilu
     
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    CITAZIONE (Chrìs @ 24/2/2015, 23:30) 
    Adesso voglio vedere se sono l'unico che pensava che la cima andasse fissata alla barca... :fumo:

    Credo di ledere un'altra Sua Maestà, ma questo Mazzolini per me l'ha sparata grossa... :felice: :felice:

    Allora, immaginiamo la scena : c'è un poveraccio che è naufragato , il mare non è calmo anzi è molto mosso (altrimenti non naufragava), vento e corrente sostanziosi : io che faccio? Prendo quell'arma bianca chiamato anulare e glielo tiro ma non lego la cima alla barca.... :shock: :shock:
    Nel giro di pochi secondi ottengo un grosso risultato : se il naufrago non l'ha preso o meglio se non l'ho ammazzato tirandoglielo addosso, la corrente mi fotte anulare e cima e il naufrago rimane in balia delle onde !!

    Invece il salvagente anulare serve proprio per assicurare il galleggiamento del naufrago nel mentre che si organizzano le operazioni di recupero ma la cima va legata alla barca altrimenti voglio vedere il genio come fa a recuperare il malcapitato (e l'anulare che costa 'na cifra :felice: ) magari gli va sopra con la barca????

    Per legge la cima va ancorata alla barca (con buona pace del "guru" Mazzolini) come recita questo passo della normativa :

    3. Le cime galleggianti dei salvagente prescritte dalle lettere b) e c) del comma 2, dell'articolo 20 del decreto ministeriale 21 gennaio 1994, n. 232, devono:

    a) essere non attorcigliabili;

    b) avere un diametro non minore di 8 millimetri;

    c) resistere a un carico di rottura non minore di 4 KN;

    d) avere una lunghezza non minore di 30 metri.

    Inoltre ecco un articolo che sarebbe bene leggere:

    http://www.spazionautica.it/38-rubriche/si...ome-usarli.html

    Quindi , caro Mazzolini, l'hai sparata grossa stavolta :felice: :ride1: :ride1: e io continuerò a fare come Chris che assicura un capo della cima alla barca.... :fumo: :ok: :ecco:

    CITAZIONE (Chrìs @ 24/2/2015, 20:27) 
    .....

    La ragione spiegata nel manuale è che se la cima fosse legata alla barca correremmo il rischio di trainarcela dietro, allontanandola dal malcapitato.
    ''''''''''''

    E certo, io vedo uno in mezzo al mare e NON mi fermo, anzi gli tiro il salvagente e poi do manetta cosi si fa pure un pò di sci nautico!!! :ride1: :ride1:

    Il fatto di essere in barca a vela non credo sia differente : vedo la persona in difficoltà, ammaino le vele e accendo i motori per governare meglio, o no??? Mazzolini invece che fa issa lo spinnaker??? :ride1: :ride1: :ride1:
     
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    Rododendro in calore

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    CITAZIONE (Chrìs @ 24/2/2015, 23:30) 
    Adesso voglio vedere se sono l'unico che pensava che la cima andasse fissata alla barca... :fumo: prendiamo uno a caso... LOMAC... :felice: sono sicuro che anche lui la tiene ben legata alla barca.... con quello che costa un salvagente anulare... si corre il rischio di perderlo in mezzo al mare!!! :ecco: :ecco: :ecco:

    e no ciccio.......

    io la cima c'e' l'ho staccata dal salvagente e dalla boetta....l'unica volta che la lanciai ad un mio amico che non sapeva nuotare, circa 10 mt di distanza, lo presi perfettamente sulla nuca, stordendolo completamente.....poi gli lancii la cima e recuperai naufrago e anulare :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1:
     
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    In effetti mi sà che qualche bischerata è stata detta ... anche la logica dice che se vuoi recuperare qualcuno ti devi anche attaccare a qualcosa per tirarlo su. Sappiamo tutti quanto è difficile e rischioso avvicinarsi a qualcosa con vento ed onde e magari hai anche la cima galleggiante che ti stà in mezzo alle eliche ... a meno che Mazzolini non intenda il salvagente solo come mezzo di sostentamento all'uomo in mare ... poi per il recupero ci si pensa con calma :cry: :cry: :cry:
    Io, salvagente, cima galleggiante e boetta, li ho tutti legati assieme come dovrebbe essere ... la cima galleggiante non è legata alla barca semplicemente perchè il tutto è racchiuso nella sua bella custodia :felice: :felice: :felice:
     
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    Rododendro in calore

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    apparte le battute, la logica mi direbbe di non abbandonare il salvagente, in quanto una volta che il naufrago ci si e' attaccato, puoi tranquillamente tirarlo a bordo!!!
     
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    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

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    Vorrei ricordare che siamo su un Forum dove chiunque può leggere, quindi ognuno è responsabile di ciò che scrive e della forma in cui lo scrive....

    Tornando al salvagente... chi si prende la briga di lanciare il salvagente d'estate, con mare calmo, se qualcuno dell'equipaggio cade in acqua? Ci facciamo sopra una bella risata e aspettiamo che il "naufrago" torni a nuoto.

    Immaginiamo adesso una navigazione con brutto tempo, visibilità pessima, barca a vela e cade un membro dell'equipaggio.

    La prima cosa da fare è lanciare il salvagente e possibilmente tutto ciò che di galleggiante abbiamo intorno a noi. Non dimentichiamoci che con la barca a vela, prima di poter tornare sul punto di uomo in mare, ci sono una paio di virate larghe da fare. Individuare il naufrago con poco visibilità, ma soprattutto tra le onde alte, non è assolutamente facile. Ecco perchè è bene buttare a mare qualsiasi cosa che galleggia in modo da individuare meglio la zona di ricerca.

    Adesso pensate se l'anulare fosse fissato alla barca quante probabilità avrebbe l'uomo a mare di prenderlo al volo.....
     
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  11. wolalilu
     
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    CITAZIONE (Chrìs @ 25/2/2015, 12:15) 
    Vorrei ricordare che siamo su un Forum dove chiunque può leggere, quindi ognuno è responsabile di ciò che scrive e della forma in cui lo scrive....


    La prima cosa da fare è lanciare il salvagente e possibilmente tutto ciò che di galleggiante abbiamo intorno a noi. Non dimentichiamoci che con la barca a vela, prima di poter tornare sul punto di uomo in mare, ci sono una paio di virate larghe da fare. Individuare il naufrago con poco visibilità, ma soprattutto tra le onde alte, non è assolutamente facile. Ecco perchè è bene buttare a mare qualsiasi cosa che galleggia in modo da individuare meglio la zona di ricerca.

    Adesso pensate se l'anulare fosse fissato alla barca quante probabilità avrebbe l'uomo a mare di prenderlo al volo.....

    Se uno dice fesserie il minimo è dargli del "genio" e me ne assumo tutte le responsabilità ovviamente.... :felice: :ok:

    Sul discorso dell'uomo caduto in mare da una barca a vela, credo che la prima cosa che farei sarebbe quella di ammainare immediatamente tutte le vele, accendere il/i motore/i e governando al meglio tornerei dall'!impiastro" :felice: gli tirerei il salvagente e una volta afferrato lo isserei a bordo. :ecco:
    Di sicuro non farei virate larghe o strette col rischio di farlo affogare o peggio di colpirlo con la barca stessa.... :no: :ecco: :birra:
     
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    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

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    Sarà per la mia veneranda età, ma io, anche nelle materie in cui sono ferratissimo, sono sempre pronto a mettermi in gioco e dubitare anche delle mie più profonde convinzioni... in parole povere c'è sempre da imparare nella vita, ed a volte gli insegnamenti arrivano da chi meno te lo aspetti...

    Comunque ho l'abitudine, quando mi si presenta un dubbio, di andare a documentarmi. Ho letto un pò di tutto e ciò che vien fuori, è più o meno quello che avevo scritto prima. Se sei fermo, il mare è calmo, il naufargo è a meno di 30 metri da te, lanci l'anulare e tieni l'altro capo in barca per recuperarlo, ma se invece sei in movimento, specialmente con tempo brutto, devi lanciare tutto senza fissare niente alla barca. Al ritorno recuperi la sagola galleggiante col mezzo marinaio per issarlo a bordo.

    Ho trovato questa...



    www.saturatore.it/VELA/a_%20Mezzi%2...20sicurezza.pdf

    e poi questo post su amici della vela, ma ce ne sono moltissimi in rete, basta cercare! :ecco:

    la prima domanda che vi faccio è: quanti secondi impiegate a lanciare il salvagente o la boetta in mare dopo aver visto che un membro dell'equipaggio è caduto in acqua?
    perchè, ipotizzando una velocità della barca di 6 nodi, se impiegate 10 sec a raggiungere il salvagente, prenderlo e lanciarlo, avete già percorso circa 31 m; se poi andate a 7 nodi, ne avete fatti 36 di metri...
    Ipotizziamo che siete dei fulmini, 7 sec, a 6 nd di metri ne fate 22; a 7 nd ne fate 25.
    Seconda domanda, avete mai provato a lanciare un salvagente o boetta, con barca all'ancora, con il sole e niente vento?... a quanti metri arrivate? e a quanti metri arrivate con la barca che rolla, vento forte e la concitazione del momento?
    Continuamente nei porti si assiste a gente che non riesce a lanciare una cima a tre metri di distanza Wink
    La mia personale idea è che il salvagente con la boetta sia un oggetto da lanciare in mare affinchè chi è caduto lo possa raggiungere con le proprie forze e dalla barca si abbia qualcosa di più visibile per ritornare sul posto e recuperare il malcapitato.


    http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=82922
     
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    Ecco, leggendo l'ultima parte, mi ha dato conferma della mia personale idea. Quelle sono distanze percorse a velocità da barca a vela ... a motore come minimo raddoppiano perchè se deceleri bruscamente a 7 nodi è un conto, se lo fai a 20 o più, rischi che qualche altro membro dell'equipaggio si faccia male e poi di quale beneficio potrà godere l'uomo in acqua se, in caso di vento e onda gli lancio il salvagente a 40/50 metri (non abbiamo catapulte nelle braccia). Faccio prima a manovrare rapidamente e a lanciargli il salvagente il più vicino possibile ... non addosso perchè lo ammazzo :felice: :felice: :felice: lo ammazzo dopo perchè se in navigazione (non si parla di casi estremi ... ma allora si prendono altre precauzioni) uno cade fuoribordo è perchè in qualche modo stava cazzeggiano e non stava seduto come dovrebbe :ecco: :ecco: :ecco:
     
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    CITAZIONE (Adriano. @ 25/2/2015, 16:28) 
    Faccio prima a manovrare rapidamente e a lanciargli il salvagente il più vicino possibile ... non addosso perchè lo ammazzo :felice: :felice: :felice

    Quello che dici si riferisce al caso in cui il mare è calmo e la visibilità è buona... prova a tornare sullo stesso punto se il mare è mosso e c'è anche un bel vento.... voglio vedere come riesci a individuare la sua testa tra le onde... Un salvagente, anche se lanciato a distanza di 40 50 metri da lui è più visibile ed hai più probabilità di individuarlo...
     
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    Stiamo ipotizzando casi limite: mare molto mosso, vento forte e scarsa visibilità ... in quelle condizioni fai molta fatica a vedere qualsiasi cosa e proprio per via delle onde e del vento il salvagente potrebbe essere ben lontano dal malcapitato e perdi tempo prezioso. A parte il fatto che, che con un pò di giudizio, non dovremmo essere lì, ma questa è un'altra storia .... visto che gli strumenti moderni li abbiamo tutti, la prima cosa che faccio e fare il punto nave sul gps (mi basta premere un bottone), ritorno indietro seguendo la traccia sul gps fino al punto e concentro le mie ricerche nei dintorni :ecco: :ecco: :ecco: :ecco:
     
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49 replies since 24/2/2015, 20:27   1505 views
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