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Sondaggio Impianto Antincendio Fisso su barche CE benzina

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  1. Rabkisir
     
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    Io vorrei trarre spunto da questa discussione http://quellidelvolavia.blogfree.net/?t=4828604 per fare un piccolo sondaggio.

    Chiedo aiuto a tutti gli amici che frequentano il forum: qualche decina di secondi del vostro tempo, per cercare di capire un poco di più sul mondo dei cantieri e sul rispetto delle regole da parte loro.

    1. Quanti di voi hanno una barca con motorizzazione benzina, marcata CE, che non era dotata inizialmente di impianto fisso antincendio per il vano motori?

    2. Potete indicarci cantiere, modello, motorizzazione, anno di produzione, please?


    Grazie in anticipo per la collaborazione.

    LG

    Edited by Chrìs - 19/2/2014, 11:10
     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    Una precisazione Paolo, il punto 2. solo per quelle NON dotate di impianto fisso o anche le altre ??
     
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  3. Rabkisir
     
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    CITAZIONE (Adriano. @ 19/2/2014, 11:08) 
    Una precisazione Paolo, il punto 2. solo per quelle NON dotate di impianto fisso o anche le altre ??

    Esatto. Solo quelle non dotate inizialmente di impianto fisso.

    LG
     
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  4. ilcantieredellegno
     
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    Bel sondaggio Paolo!
    Sarà che io ho sempre avuto una paura tremenda del fuoco ma gli estintori li ho dappertutto, anche dove non sono richiesti per legge, in auto (della moglie) nel mio furgone, in casa...
    ce lo avevo anche nel gommoncino che avevo qualche anno fa.
    Figuriamoci se non li metterò io barca, come minimo 2 o 3!!!

    Secondo me non è questione di barca a benzina o a gasolio, anche se quest' ultimo non s' incendia, su una barca ci può sempre essere un principio d' incendio dovuto ad un cortocircuito, ad una perdita di gas ....
    E può essere sempre utile per soccorrere qualcun altro in mare!!
     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    Ma non solo Ivan, 2 anni fa in rada un mega gommone cabinato ha sfiorato la tragedia.... me ne sono accorto perché sentivo delle urla disumane della moglie e il marito che imprecava mentre continuava a buttare secchiate d'acqua in cabina perché mentre le signora cucinava una gustosa frittura, i vapori dell'olio si sono incendiati :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
     
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  6. ilcantieredellegno
     
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    Vedi... basta poco per fare danni, per lo meno se hai un estintore in zona puoi provare a domare l' incendio!
     
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  7. Rabkisir
     
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    Visto che inizia il week-end e che forse ci sono più visitatori del forum in questi due giorni (più tempo libero), ecco di nuovo la richiesta di segnalazione di barche a benzina (marcate CE) che non erano dotate di impianto fisso antincendio nel vano motore, alla consegna.

    Se qualcuno di voi è a conoscenza di una simile situazione, ce lo segnali, please.

    Grazie.

    Lupo Grigio
     
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    ... Ma non era obbligatorio averli anche nei turbodiesel?
     
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  9. Rabkisir
     
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    CITAZIONE (grande blu @ 22/2/2014, 18:53) 
    ... Ma non era obbligatorio averli anche nei turbodiesel?

    La norma CE applicabile prevede l'obbligatorietà di un impianto fisso antincendio per il vano motore, nel caso del diesel, per potenza (combinata) superiore ai 120 kW, ovvero 163 hp.
    Per motorizzazione a benzina, l'impianto fisso è obbligatorio, per qualsiasi potenza.

    Ciò è dovuto al fatto che in presenza di perdite di carburante in sentina, la pericolosità della benzina è drammaticamente maggiore, e quindi i redattori della norma si sono orientati verso una completa protezione in caso di motorizzazione a benzina.

    Questa scelta esclude dall'obbligatorietà di un impianto fisso più del 60% delle barche da diporto in circolazione: basta pensare a tutte le barche a vela con motore ausiliario diesel, che fino a dimensioni superiori ai 18 m difficilmente hanno motori così potenti, ed anche a tutte le barche a motore dislocanti con il diesel (gozzi, ecc ...).

    Se non è previsto un impianto fisso, la norma prevede però che il vano motore (diesel) sia dotato di un apposito orifizio (detto FIRE-PORT) bene in vista all'esterno del vano motore, attraverso il quale si possa scaricare un estintore portatile in grado di "saturare" quel vano.

    LG
     
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    ... Io ero rimasto (pre CE) che solo i diesel aspirati erano esenti.... La prima volta me lo disse l'inviato della capitaneria che mi faceva il rinnovo delle dotazioni di sicurezza (allora, anni '80 c'era detto documento). Avevo 420 cv diesel aspirati e solo grazie al fatto che non vi era il turbo andava bene che non avessi l'impianto di estinzione fisso. Il motivo, a detta del funzionario, stava nel fatto che il turbo era una zono molto calda che poteva innescare l'incendio del gasolio se vi fosse stato accidentalmente spruzzato sopra.
     
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  11. PaoloC
     
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    di motorizzazione e benzina non mi vienen niente in mente.

    di motorizzazione a gasolio che non avevano l'impianto antincendio fisso nonostante la marcatura CE invece conosco: Fiart (che ha proveduto alla cosa solo da poco) e Tornado (che continua a non metterlo)

    una cosa vorrei chiedere.

    per "vano motore" intendi proprio la sala macchine od anche, nel caso dei fuoribordo, intendi lo spazio in cui è sistemato il serbatoio benzina?
     
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    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

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    Il Fire Port l'ho avuto sull'Antares 620, montava infatti un aspirato diesel di soli 50hp :ecco:

    Comunque non sono mai riuscito ad avere risposta nè dagli organi competenti, nè dal forum di Nautica, se la mia barca, certificata CE ma acquistata (o meglio, consegnata) 2settimane prima dell'entrata in vigore della nuova legge sulla CE...
     
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  13. Rabkisir
     
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    CITAZIONE (PaoloC @ 23/2/2014, 19:54) 
    di motorizzazione e benzina non mi vienen niente in mente.

    di motorizzazione a gasolio che non avevano l'impianto antincendio fisso nonostante la marcatura CE invece conosco: Fiart (che ha proveduto alla cosa solo da poco) e Tornado (che continua a non metterlo)

    una cosa vorrei chiedere.

    per "vano motore" intendi proprio la sala macchine od anche, nel caso dei fuoribordo, intendi lo spazio in cui è sistemato il serbatoio benzina?

    Nel caso dei fuoribordo a benzina, lo spazio (volume della barca) chiuso in cui si trovano o il serbatoio fisso del carburante oppure in cui è previsto che vengano messi serbatoi portatili viene definito "fuel space" (= spazio del combustibile) e deve avere o l'impianto fisso antincendio, oppure il "fire-port" citato prima con un estintore adeguato.

    Veramente quei due cantieri non prevedevano impianto fisso?

    LG
     
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  14. Rabkisir
     
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    CITAZIONE (Chrìs @ 23/2/2014, 21:05) 
    Il Fire Port l'ho avuto sull'Antares 620, montava infatti un aspirato diesel di soli 50hp :ecco:

    Comunque non sono mai riuscito ad avere risposta nè dagli organi competenti, nè dal forum di Nautica, se la mia barca, certificata CE ma acquistata (o meglio, consegnata) 2settimane prima dell'entrata in vigore della nuova legge sulla CE...

    Il punto, Chrìs, è quello che il cantiere scrive sulla "Dichiarazione di Conformità": è lui che dice di aver seguito una serie di norme o meno (è per questo che quel documento è sempre così importante e bisognerebbe conservarlo con la massima cura).
    Se il cantiere dichiara che quella sua barca è conforme ai requisiti essenziali della Direttiva Nautica, e dice di aver ottenuto tale conformità seguendo la norma ISO xxxx, vuol dire che quella norma deve essere rispettata fino in fondo e perfettamente.
    Se la norma prescrive un impianto fisso antincendio e questo non c'è a bordo, la barca è marcata CE truffaldinamente oppure impropriamente.
    In entrambi i casi il cantiere rischia grossissimo, se lo "beccano".
    La scelta di attenersi ad una specifica norma ISO è un atto volontario da parte del cantiere, ma non è obbligatorio: se preferisce, può ad esempio seguire un'altra normativa (non ISO, ma di tipo militare, ad esempio: come le norme MIL), oppure adottare soluzioni tecnologiche originali e brevettate sue proprie ed altrettanto efficaci, ma in questi casi avrà l'onere di dimostrare che tale soluzione è equivalente (o superiore) alla norma ISO specifica che accompagna la Direttiva: ma questa è una strada molto più complessa e costosa, e i cantieri preferiscono seguire la via delle norme ISO che senza tante complicazioni danno "la presunzione di conformità alla Direttiva" (è per questo che vengono dette, quelle norme, "armonizzate").
    Le norme ISO armonizzate che fanno parte del blocco Direttiva Nautica sono una sessantina circa, e ciascuna descrive una serie di dettagli tecnici progettuali e costruttivi che, se adottati, sono riconosciuti come "buona ed adeguata soluzione tecnica" che soddisfa i requisiti essenziali stabiliti dalla Direttiva.
    In sostanza, se fai come dice la norma, sei a posto con la Direttiva e quindi con la marcatura CE.

    Però è evidente che in questo modo si chiuderebbe la porta al progresso tecnico, alla evoluzione dei materiali ed all'evoluzione delle tecnologie in campo nautico, e questo è certamente un male.
    Ecco perché le direttive europee cosiddette "del nuovo approccio" non contengono più indicazioni stringenti di tipo tecnico (si fa così o cosà, nel progettare e costruire una barca ed i suoi impianti) ma fissano invece dei "requisiti essenziali di sicurezza" (per esempio, "... l'unità deve essere progettata in modo che il rischio di caduta fuoribordo sia ridotto al minimo, e che la risalita a bordo sia facilitata").
    Esiste poi una norma ISO, la 15085, che stabilisce nel dettaglio cosa è accettabile come soluzione tecnica per ottemperare a quel requisito di sicurezza (altezza della battagliola, larghezza delle aperture sui ponti scoperti, altezza dal pelo dell'acqua di un appiglio con cui risalire a bordo, ecc...). Se il cantiere si attiene a questa norma (e lo dichiara nella Dichiarazione di Conformità) è a posto con quel requisito.
    Un cantiere che tra x anni inventasse un campo di forza (tipo Star-Trek) che respinge a bordo chiunque caschi dalla barca, può non montare alcuna battagliola ed avrà comunque ottemperato al requisito di sicurezza (giusto per fare un esempio estremo), però avrà l'onere di dimostrare che il sistema è equivalente o meglio della battagliola standardizzata (convincendo un Organismo Notificato ed ottenendo così un'approvazione di valore europeo).

    LG

    Edited by Rabkisir - 24/2/2014, 10:10
     
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    Molto interessante.
    Dunque la battagliola è uno degli obblighi per la certificazione CE? E come fanno quei bellissimi Itama che non l'hanno per nulla? (la battagliola intendo)
     
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20 replies since 19/2/2014, 10:49   333 views
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